SIMULAZIONE
Il Nuovo approccio Metodologico EESOA
Il dialogo strategico in simulazione
"Nessuno può capire bene qualcosa e farla propria quando l’abbia appresa da un altro,
rispetto a quando l’abbia appresa da sé"
Cartesio
Cartesio
1
1
Imparare
Facendo
Questa frase di Cartesio riassume l’essenza della Simulazione che ritiene come fattore essenziale e necessario per l’apprendimento dell’adulto il “learning by doing” (“imparare facendo”). Non è sufficiente “sapere” e “saper fare”, ma questo va integrato con il “saper comunicare”: infatti i principi del CRM integrano le linee guida cliniche e operative.
2
2
Modello
Strategico
Tuttavia è noto come la realtà sia il vissuto delle nostre percezioni che interagiscono fortemente con le nostre emozioni. Per questo motivo la nostra Scuola ha elaborato un modello strategico, costruito sulla base delle formulazioni teoriche ed applicative della Scuola di Palo Alto (Mental Research Institute) di Watzlawick e Nardone per la Simulazione, che tenga conto non solo dei technical e non-technical skills ma anche degli “emotional skills”. Infatti, prima di convincere l’intelletto bisogna predisporre il cuore (Pascal).
3
3
Dialogo
Strategico
Il modello strategico si occupa del modo in cui l’uomo percepisce e gestisce la propria realtà attraverso la comunicazione con sè stesso, gli altri e il mondo, trasformandola da disfunzionale in funzionale, al fine di poter operare su di essa. Il dialogo strategico, alternando il linguaggio analogico a quello digitale, usando metafore e parafrasi, porta il partecipante a vivere una esperienza emozionale correttiva, causa prima del cambiamento. La struttura del dialogo strategico si basa sull’uso di domande ad illusione di risposta, parafrasi ristrutturanti, evocazione delle sensazioni, ridefinizioni riassuntive, fino alla scoperta congiunta che porta al cambiamento.
4
4
Debriefing
Strategico
Questo dialogo può essere impiegato sia in sostituzione dell’addestramento puramente cognitivo del briefing pre-scenario riguardante gli skills tecnici o i principi CRM, sia, con ancor maggior profitto, nel debriefing dopo lo scenario che, pur mantenendo le sue classiche fasi (de-roleing, descrizione, analisi e applicazione), viene arricchito da una indagine più profonda e persitente che si conferma, in fase applicativa, nella scoperta dell’allievo di obiettivi concreti ed attuabili, agenti di cambiamento clinico e comportamentale sul campo.
5
5
Comunicazione
Strategica
La comunicazione strategica permette sia a ai debriefers che agli allievi di performare con una maggiore efficacia sia nelle simulazioni a bassa che ad alta fedeltà. Il metodo della simulazione ben si adatta ed integra alla comunicazione strategica. Entrambi hanno come scopo il cambiamento, che va prima sperimentato e poi spiegato: “non esiste nulla nell’intelletto che prima non sia nei sensi” (Tommaso D’Aquino).
6
6